01 giugno 2015
IL PASSATORE
Anche la 43^ edizione della “ 100 km. del Passatore “ è andata in archivio. La storica ultramaratona italiana, sogno inconfessabile e forse mai realizzabile di ogni runner, è stata vinta per la decima volta da Giorgio Calcaterra, che ha tagliato il traguardo a Faenza dopo 7h 08min e 03 sec. Alla partenza, avvenuta il 30 maggio, erano in 2.415 sotto l'arco dello start a Firenze e soltanto ( si fa per dire ) 1.894 atleti sono riusciti a concludere, l'Olimpiade della Follia, quella che incanta e rapisce podisti di ogni angolo dello stivale e che li costringe ad affrontare immani fatiche. Notevole la concentrazione e la forza psicologica necessaria per affrontare il tracciato, elevata la resistenza richiesta ai partecipanti, in poche parole non è da tutti il solo “pensare“ di correrla e ancor meno riuscire a “chiuderla“.
Così come era successo per altre “ tostissime “ ultramaratone e gare di elevata resistenza, anche in quest’occasione i colori della nostra squadra sono stati, degnamente e coraggiosamente, rappresentati da un manipolo di “pazzi” che hanno avuto il coraggio, la determinazione e la forza di affrontare, correre e concludere la gara che ti incorona “ RUNNER “.
FERRI Leucio, alla sua prima partecipazione ad una 100 km., che ha fermato il suo crono a 12h 19m e 11sec. . il conseguimento di questo traguardo, la dice lunga sulla sua determinazione, sulla sua forza di volontà, sulla sua intelligenza podistica.
PASQUALE Mario, alla sua quinta e consecutiva partecipazione al Passatore, che nonostante non abbia avuto modo di potersi preparare adeguatamente, ha chiuso la sua immane fatica in 14h 44m e 52sec. conquistando, a pieno merito, il particolare piatto destinato a chi iscrive il proprio nome nei “finisher” per almeno cinque volte.
Infine, meritano una menzione anche PERILLO Salvatore e TAMELLEO Alessandro, che non hanno potuto correre la 100 km. a causa dei problemi fisici, intervenuti al termine della Nove Colli Running a cui hanno preso parte solo la settimana scorsa.
A tutti và il plauso di tutta la nostra squadra in quanto, anche questa volta, siete stati il nostro orgoglio ed avete avuto il coraggio e la forza di fare qualche cosa di straordinario.